Riportiamo schematicamente ed in ordine cronologico le iniziative
politiche e culturali intraprese da Les Amis de Robespierre di Vasto
I) Una Piazza per Robespierre. Maggio 1994: in occasione
della ricorrenza del Bicentenario della morte di Maximilien Robespierre,
l'A.R.B.R. di Vasto lancia la proposta di intitolare una strada
od una piazza all'Incorruttibile. All'iniziativa aderiscono associazioni
culturali e partiti politici. A luglio, il commissario prefettizio
Eligio Cammarota dà il suo consenso all'iniziativa individuando
anche la strada da denominare.
Purtroppo nel novembre dello stesso anno, con la vittoria del centro-destra
e la salita al potere di un sindaco vandeano, l'Amministrazione
comunale annulla il provvedimento. Nonostante i numerosi tentativi
dell'ARBR di ripristinare la piazza, a tutt'oggi a Vasto non esiste
una strada che ricordi l'Incorruttibile.
II) Istituzione della "Repubblica del Bambino e dell'Adolescente".
Ottobre 1994: l'ARBR di Vasto, in occasione delle elezioni amministrative,
propone l'istituzione di un nuovo parco verde autogestito dai ragazzi,
anche se sotto il controllo di un adulto supervisore. L'autogestione
del parco permetterebbe loro di esprimere e concretizzare la propria
città dei sogni. In questa "Repubblica del Bambino e
dell'Adolescente" ognuno dovrebbe imparare le regole della
democrazia e l'uso della persuasione per affermare le proprie idee.
Con la vittoria del centro-destra la proposta è caduta nell'oblio.
III) Ricordare Leopardi in cielo. Giugno 1998: l'ARBR di
Vasto, in occasione del Bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi,
lancia l'iniziativa, attraverso le pagine della rivista a tiratura
nazionale "Nuovo Orione", di intitolare un asteroide al
poeta-filosofo di Recanati.
Così nel mese di luglio l'astrofilo Ermes Colombini dell'Osservatorio
San Vittore (BO) comunica di aver inviato una richiesta al Minor
Planet Center (MPC) di Cambridge (Massachusetts) per intitolare
a Giacomo Leopardi l'asteroide 1988DD da lui scoperto il 17 febbraio
1988 e catalogato col numero 8081.
Qualche giorno più tardi l'astrometrista Silvano Casulli,
di Colleverde di Guidonia (Roma), comunica di aver inviato al MPC
una citazione per intitolare alla grande lirica della Ginestra l'asteroide
8716 da lui scoperto il 23 settembre 1995.
Nel dicembre del 1998 giunge la notizia ufficiale che il MPC ha
denominato l'asteroide 1988DD "Leopardi" e l'asteroide
8716 "Ginestra". L'iniziativa lanciata dall'ARBR di Vasto
è pienamente riuscita.
IV) Un Centro di aggregazione per i giovani. Agosto 1998:
in vista delle nuove elezioni comunali, Les Amis de Robespierre
lanciano l'idea di creare un centro di aggregazione giovanile dove
i ragazzi possano riunirsi per suonare, fare sport e giocare. Un
modo per combattere il disagio giovanile e creare strutture ricreative
al di fuori di quelle messe a disposizione dalle associazioni cattoliche.
L'ARBR, inoltre, suggerisce di istituire un premio cittadino per
dare la possibilità ai giovani vastesi di misurare le proprie
capacità artistiche e per offrire a quelli più bravi
l'opportunità di emergere anche nell'ambito regionale e nazionale.
Les Amis de Robespierre proposero anche il luogo dove creare questo
centro di aggregazione ma la nuova vittoria dell'Amministrazione
di centro-destra ha finito per vanificare il tutto.
V) Per ricordare Giordano Bruno. Febbraio 2000: l'ARBR di
Vasto in occasione della ricorrenza del Quarto Centenario della
morte di Giordano Bruno, lancia l'iniziativa, attraverso le pagine
della rivista a tiratura nazionale "Nuovo Orione", di
intitolare un asteroide al grande filosofo che, per primo in età
moderna, concepì un universo senza centro e senza fine costituito
da un'infinità di mondi.
L'iniziativa ha numerose adesioni personali e il patrocinio del
Centro Internazionali Studi Bruniani di Napoli.
A marzo il Dott. Luciano Tesi, astrofilo di San Marcello Pistoiese,
invia una citazione al Minor Planet Center (MPC) in U.S.A. per dedicare
l'asteroide 1997 PQ4 (n.13223), da lui scoperto il 13 agosto 1997,
alla "Cena delle Ceneri", l'opera "astronomica"
di Bruno che rivoluzionò la filosofia del tempo.
Il MPC comunica, nelle circolari elettroniche di maggio, che l'asteroide
13223 ha preso il nome di Cenaceneri.
Anche quest'iniziativa dell'ARBR è andata felicemente in
porto.
VI) Una riflessione sulle opere di Ignazio Silone. Maggio
2000: Les Amis de Robespierre, in occasione del Primo Centenario
della nascita di Ignazio Silone, lanciano una campagna pubblicitaria
tappezzando la città con manifesti finalizzati a sollecitare
una rilettura dei testi siloniani, specie delle opere cosiddette
politiche, come "La scuola dei dittatori" e "Uscita
di sicurezza". Nell'epoca, infatti, del consumismo e del tecnologismo
sfrenati (fino ad arrivare al satellite spia "Echelon"),
tornano di grande attualità molte opere dello scrittore abruzzese
che metteva in guardia contro il rischio concreto di nuovi totalitarismi
che potrebbero affermarsi proprio attraverso il consumismo, nuovo
oppio dei popoli, e attraverso una tecnologia destinata ad invadere
tutte le sfere delle libertà individuali ("Il grande
fratello" di orwelliana memoria).
VII) Operatori di Astronomia Viva. Il 10 dicembre 2000,
Les Amis de Robespierre, nella persona del loro presidente Prof.
Maurizio Vicoli, ricevono l'attestato di operatori di Astronomia
Viva a conclusione di un corso di quattro giorni tenutosi presso
l'osservatorio astronomico di Frasso Sabino (Rieti). Il Corso, organizzato
dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), ha formato nuovi operatori
didattici al fine di avvicinare gli studenti di ogni ordine e grado,
ma anche semplici appassionati, al mondo dell'astronomia pratica
(costruzione di uno gnomone, calcolo della circonferenza terrestre
attraverso l'esperimento di Eratostente da due diverse località
italiane, orientarsi nel cielo stellato, uso del planetario, ecc.).
VIII) Nasce il sito www.robespierre.it. Il 29 gennaio 2001,
dopo quattro mesi di lavoro e grazie alla munificenza del Web Master
Dott. Luigi Celenza (lcelenza@tin.it), Les Amis de Robespierre presentano
alla stampa il loro sito internet studiato sia per fornire informazioni
sull'attività dell'Associazione vastese sia per dare notizie intorno
all'Incorruttibile, alla Rivoluzione Francese e ai grandi movimenti
culturali del XVIII secolo. Il sito viene strutturato su due livelli
differenti: un primo dedicato ai navigatori-curiosi a cui, anche
per non tediarli, si forniscono informazioni di carattere generale
sulle diverse tematiche proposte; un secondo livello, invece, è
stato organizzato per i navigatori-studiosi o, semplicemente, appassionati
di tutte quelle tematiche gravitanti intorno alla Rivoluzione Francese.
In questo caso si è posto, in calce ad ogni trattazione di carattere
generale, un'interessante bibliografia al fine di fornire utili
informazioni per un serio approfondimento. Il sito, inoltre, presenta
una sezione denominata "Universo Astrofilo" dedicata a tutti coloro
che vogliono avvicinarsi al meraviglioso mondo degli astronomi non
professionisti. Qui, infatti, sono state inserite schede di presentazione
relative all'informazione astronomica (Nuovo Orione), alla scoperta
e allo studio degli asteroidi (Gruppo Italiano Astrometristi) o
all'attività dell'astronomo non professionista che, però, coltiva
con eguale rigore scientifico le proprie osservazioni celesti (Unione
Astrofili Italiani). Ci sono, infine, dei links per accedere al
sito dell'UNESCO e a quello di Azione Aiuto (ente laico costituito
per l'adozione a distanza) entrambi sostenuti anche dal contributo
de Les Amis de Robespierre.
Per avere comunque un'idea dell'impegno profuso basti riflettere
sulle seguenti cifre:
- Libri in bibliografia: 419
- Numero complessivo d'immagini: 109
- Pagine dattiloscritte: 138
- Tempo impiegato: 4 mesi circa
VIII) Proposta degli " Amis de Robespierre" ai candidati alla
Camera dei Deputati e a Sindaco di Città per un nuovo governo delle
acque. Aprile 2001
L'Associazione Les Amis de Robespierre di Vasto, in occasione delle
elezioni politiche ed amministrative del 13 maggio 2001, rivolge
a tutti i candidati un forte invito per l'impegno a reperire le
risorse finanziarie necessarie alla costruzione di un impianto di
desalinizzazione per la città di Vasto.
Infatti nel momento in cui le nevicate e le piogge diminuiscono
sensibilmente e le falde acquifere si abbassano costantemente, è
una follia rifornire le docce ubicate lungo le spiagge, i campeggi
e gli alberghi con acqua potabile e, peggio, utilizzare acqua potabile
per innaffiare orti e giardini.
Nasce da qui la necessità di usare acqua desalinizzata, cioè acqua
marina che, grazie a particolari impianti, viene purificata del
sale e quindi resa fruibile per la pulizia del corpo e degli ambienti
domestici o per un uso in agricoltura.
Les Amis de Robespierre, con l'ausilio dell'Ing. Riccardo Verde
della Schenker Italia (una delle case leader del settore), hanno
effettuato uno studio per la realizzazione di un impianto di desalinizzazione
che, per il fabbisogno di una cittadina come Vasto, avrebbe un costo
pari a circa 30 miliardi. La cifra può sembrare gravosa, in realtà
si deve pensare che l'impianto risolverebbe il problema idrico di
ogni estate poiché gli alberghi, i campeggi e le spiagge sarebbero
riforniti non da acqua potabile (che puntualmente viene razionata
e sottratta alla popolazione residente) ma da acqua marina privata
del sale. Non solo. La cifra diventa ancor più modica se si pensa
che il parco acquatico Aqualand, circa quindici anni fa, è costato
ben 24 miliardi, un investimento che alla cittadinanza non ha portato
alcun vantaggio diretto e tangibile.
IX) Comunicato stampa sui festeggiamenti per Mazzarino:
giugno 2001
Le diverse sortite di Tagliente sulle iniziative culturali ci preoccupano
sempre di più.
L'entusiasta adesione ai festeggiamenti che si terranno a Parigi
per il quarto centenario della nascita del cardinale Giulio Mazzarino
(Pescina 1602 - Vincennes 1661), denota ancora una volta come l'attuale
Presidente del consiglio regionale d'Abruzzo, che alle istituzioni
democratiche deve tutta la sua carriera politica (in un sistema
statuale alla Mazzarino egli mai avrebbe potuto esprimere le proprie
capacità politiche), guardi sempre più ai personaggi-simbolo
di una cultura che non ha niente di democratico.
Già la sua attività di primo cittadino e di responsabile
della cultura vastese aveva più volte mortificato il pensiero
laico e libertario. Si ricorderà, infatti, la ferma opposizione
all'intitolazione di una piazza a Robespierre (il cui pensiero e
la cui opera politica sono a fondamento delle moderne costituzioni
liberal-democratiche) così come il silenzio e l'indifferenza
sui centenari di Giacomo Leopardi (personaggio-simbolo di un pensiero
laico e solidaristico) e di Giordano Bruno (simbolo della libertà
della scienza e di pensiero). Al contrario è ancora davanti
agli occhi di tutti la patetica commemorazione del bicentenario
delle insorgenze anti-giacobine. Insomma da sindaco l'avv. Tagliente
aveva già dato un quadro avvilente del modo di gestire l'assessorato
alla cultura.
Come se non bastasse, ora, dopo il vergognoso silenzio di appena
un fa sul primo centenario della nascita di Ignazio Silone (anche
lui abruzzese e di Pescina, ma simbolo della libertà e della
lotta ai totalitarismi del Novecento), il Presidente Tagliente si
prepara ad un pomposo viaggio in Francia, a spese dei contribuenti
della regione, per ricordare l'opera di un abruzzese, sempre di
Pescina, che invece focalizzò la sua azione politica in favore
dell'assolutismo e contro ogni tentativo della nobiltà francese
di instaurare anche nel paese d'Oltralpe un sistema politico di
tipo liberale simile a quello che si stava affermando in Inghilterra.
A questo punto il Presidente Tagliente deve dire chiaramente da
che parte si colloca, se dalla parte della Vandea, del sanfedismo
e dell'assolutismo o da quella della libertà, della laicità
dello stato e della democrazia.
E' un dovere di chiarezza non solo verso tutti gli abruzzesi ma
anche verso le istituzioni democratiche della Regione di cui egli
è oggi massimo rappresentante.
X) Comunicato stampa sul viaggio a Montpellier dell'AIRE
Novembre 2001
Al Sindaco della Città del Vasto
Dott. Filippo Pietrocola
Egregio Signor Sindaco, la notizia inquietante circa il viaggio
di una delegazione vastese, partita per Montpellier a quanto pare
a spese di Codesto Municipio, al fine di portare il gonfalone di
città alla cerimonia di commemorazione della scomparsa Elena, ultima
regina d'Italia, ci getta nello sconforto. Dopo il vergognoso silenzio,
del Suo predecessore, sul centenario della nascita dell'abruzzese
Ignazio Silone, dopo il poco sforzo profuso, dalla precedente giunta
municipale, per la commemorazione del vastese Raffaele Mattioli,
e la ridicola iniziativa dell'attuale Presidente del Consiglio Regionale
di commemorare il IV Centenario della nascita del Cardinale Mazzarino
(simbolo di una Francia assolutista e intollerante) non ci saremmo
mai aspettati che Lei, uomo del dialogo e sindaco di istituzioni
repubblicane, potesse dare il patrocinio (attingendo alle già asfittiche
casse comunali) ad un'iniziativa dell'Associazione [monarchica]
Italiana Regina Elena (AIRE). Riteniamo infatti che, al di là della
"pietas" umana verso la cittadina, non ci sia bisogno del gonfalone
di città per onorare una figura politica che, seppur di riflesso,
porta sulla coscienza il vile abbandono del popolo italiano in uno
dei momenti più difficili della sua storia. Ci riferiamo alla ignobile
fuga, attuata tra l'8 e il 9 settembre 1943, nella parte dell'Italia
già liberata dagli americani. Questi continui ammiccamenti della
destra vastese verso personaggi che sono il simbolo di idee e comportamenti
che non appartengono all'Italia moderna, libera e repubblicana,
ci lasciano fortemente perplessi. E' inutile dire che la ns. associazione
è contraria al rientro dei Savoia in Italia per il semplice motivo
che, in una monarchia ereditaria, il principe eredita i privilegi
del padre non per meriti particolari ma solo ed esclusivamente per
discendenza di sangue. Or dunque logica vuole che se un principe
diventa re senza alcun merito personale né per qualche principio
razionale, è altrettanto legittimo che, per questi stessi principii,
egli debba ereditare delle pene per colpe mai commesse. Infatti
non ci si può appellare ad un principio solo quando fa comodo; un
principio, per definizione, prescinde sempre dalle contingenze storiche.
Ma torniamo all'iniziativa dell'AIRE. Data la stima che abbiamo
della Sua persona (al di là dell'ideologia che ci divide), ci piace
interpretare il tutto come una "distrazione" o, peggio, una caduta
di stile che però Ella certamente saprà compensare con una politica
più attenta ai problemi della gente e delle generazioni future di
questa nostra comune città.
X) Richiesta di una conferenza territoriale sullo stato dell'ambiente
nella zona del vastese.
03 Gennaio 2002
Gli Amici di Robespierre, a seguito della lettura dei dati statistici
sulle incidenze dei tumori maligni nel territorio del vastese (965
casi nel solo anno 2000), inviano una lettera al sindaco (riportata
qui di seguito) per convocare una conferenza territoriale sul nesso
esistente tra patologie umane e inquinamento ambientale. Una conferenza
la cui finalità ultima deve essere l'avvio di un'indagine, insieme
ad un monitoraggio permanente, su tutte le forme d'inquinamento
esistenti nel territorio del vastese (rifiuti tossici, elettrosmog,
uso inadeguato dei pesticidi, ecc.). Non solo. Nella stessa missiva
si propone una battaglia in favore di un maggior controllo delle
autorità politico-amministrative sulle innovazioni tecnologiche.
In altre parole, si auspica che da Vasto parta l'iniziativa di non
immettere sul mercato alcun nuovo tipo di innovazione tecnologica
se questa non è accompagnata da una certificazione scientifica comprovante
la sua completa innocuità sull'ambiente e sulla salute dell'uomo.
Si tratta di una vera e propria svolta nella "filosofia" del progresso.
In sostanza occorre battersi affinché anche i prodotti tecnologici
siano preventivamente sperimentati prima della loro vendita così
come oggi accade per ogni nuovo medicinale prodotto.
Al Sindaco di Città
Dott. Filippo Pietrocola
OGGETTO: Salute pubblica e stato dell'ambiente vastese. Richiesta
di incontro per una conferenza territoriale sul problema.
Egregio Signor Sindaco, nei giorni scorsi la cronaca locale ha
riportato una notizia agghiacciante circa l'aumento dei tumori maligni
nella ASL Lanciano-Vasto. Una notizia che non può essere letta e
accantonata come se fosse un risultato calcistico o sportivo. Una
notizia del genere, infatti, deve destare la riflessione di tutti
e, in modo particolare, di Lei, Signor Sindaco, che in qualità di
primo cittadino è anche responsabile della sanità pubblica. I 965
nuovi casi di tumore maligno diagnosticati nella zona del vastese
nel solo anno 2000, riaprono vecchi interrogativi che a tutt'oggi
restano, forse volutamente, senza risposta. Ci riferiamo alla questione
dell'inquinamento ambientale che, se nella nostra città assume prevalentemente
le forme dell'elettrosmog, nella zona del vastese si manifesta attraverso
gli effetti dei rifiuti speciali, tossici e industriali (piana S.Angelo-San
Salvo) od anche di un errato uso dei pesticidi (campagne cittadine
e limitrofe). Alla luce di quanto esposto riteniamo che sia necessario
un doppio approccio al problema. Da un lato occorre un rigoroso
e preventivo controllo sulle innovazioni tecnologiche, dall'altro
diventa indispensabile attivarsi per un costante monitoraggio dei
fenomeni inquinanti esistenti. Ma procediamo con ordine. Fino ad
oggi la tecnologia è stata a briglia sciolta tanto che il vecchio
motto del liberismo economico, "laissez-faire", è stato di fatto
trasferito su quello che potremmo definire liberismo tecnologico.
I risultati catastrofici di questo fenomeno sono sotto i nostri
occhi: inquinamento di ogni tipo (ambientale, acustico, luminoso,
chimico, elettromagnetico, ecc.) e sue dirette conseguenze (tumori,
agonie, decessi). Il problema è che ogni progresso tecnologico finisce
per innescare dei processi che col tempo diventano, di fatto, irreversibili.
Facciamo qualche esempio. Si può chiedere di non usare l'automobile?
Certamente no. Si possono però indurre le case automobilistiche
a produrre solo auto elettriche o a idrogeno? Certamente sì, ma
se così fosse cosa accadrebbe, da un punto di vista socio-economico,
nei paesi produttori di petrolio che fondano la loro economia esclusivamente
sul greggio? E le grandi compagnie petrolifere accetterebbero passivamente
e con senso civico questa svolta epocale? E ancora. Si possono vietare
i trasporti su gomma e veicolare tutto il commercio sulle linee
ferroviarie ad alta velocità? Se così fosse come camperebbero le
migliaia di padroncini e le centinaia di corrieri nazionali ed internazionali?
Insomma quando intorno ad un progresso tecnologico si costruisce
e si consolida un certo assetto socio-economico diventa praticamente
impossibile tornare indietro se non a rischio di guerre o di rivolte
interne generalizzate. Quindi, Egregio Signor Sindaco, riteniamo
che sia giunto il momento di un "New Deal" tecnologico cioè di un
intervento della politica al fine di regolamentare il progresso
tecnologico e inserirlo in un corso virtuoso. In altre parole, è
tempo che ogni innovazione tecnologica, prima di essere immessa
sul mercato, abbia una certificazione scientifica che comprovi la
sua completa innocuità sia sul piano dell'ambiente che su quello
della salute pubblica. Occorre procedere come già avviene per i
farmaci perché anche una nuova scoperta tecnologica può nuocere
alla salute così come un farmaco poco sperimentato. Questa nuova
idea di sviluppo tecnologico può e deve partire da Vasto ma, per
essere efficace, ha bisogno sia del sostegno di enti sovra-comunali
(come la asl, la provincia, la regione e lo stato) che dell'appoggio
dei singoli comuni del territorio i quali devono immediatamente
farsi promotori di un'azione di monitoraggio permanente delle cause
inquinanti esistenti. A questo punto, Signor Sindaco, avanziamo
la richiesta di un incontro finalizzato a fissare in tempi brevi
una conferenza territoriale sullo stato di salute di tutta la zona
del vastese in modo da programmare interventi atti a tenere costantemente
sotto controllo i fenomeni inquinanti (utilizzo dei pesticidi in
agricoltura, rifiuti speciali, industriali e tossici, antenne ad
emissione elettromagnetica, ecc.). Certi di poter contare sulla
serietà e responsabilità con le quali svolge il Suo ruolo di "ufficiale
sanitario" e confidando nella Sua sensibilità circa il dramma derivato
dalle malattie tumorali, restiamo in attesa di poterLa incontrare
quanto prima.